SUMMER SCHOOL:  27-30 AGOSTO A STRESA – PROGRAMMA “LA SECONDA GENERAZIONE DELLA ROBOCUP JR ITALIA”

SUMMER SCHOOL:  27-30 AGOSTO A STRESA – PROGRAMMA “LA SECONDA GENERAZIONE DELLA ROBOCUP JR ITALIA”

Agli iscritti alle iniziative di formazione personale docente del Catalogo MIUR – SOFIA


Il tema della Summer School di quest’anno è “LA SECONDA GENERAZIONE DELLA RCJ ITALIA”.

Questo il programma dei lavori:

  • 27 agosto 2018 ore 15,00 – 19,00 – INTRODUZIONE E PRESENTAZIONI
    i partecipanti e i formatori si incontrano portando il proprio bagaglio di esperienza e progetti relativi all’uso della Robotica con fini educativi. Questo primo momento avvia la reciproca conoscenza, e prevede spazi e tempi per le presentazioni e esposizioni dei partecipanti. Un suggerimento è quello di preparare un video (max 5 minuti) su supporto removibile (chiavetta USB) che illustri la vostra esperienza e realtà operativa.
  • 28 agosto 2018 ore 10,00 – 13,00 : 15,00 – 19,00 – I CAPISALDI DEL NUOVO MANIFESTO CULTURALE 2017 (4.0)
    La giornata permetterà di condividere e approfondire in modo critico le motivazioni e gli studi che hanno condotto allo sviluppo del METODO di didattica laboratoriale basato sulla Robotica, agli obiettivi educativi e formativi – oltre quelli curricolari – oggi al centro dell’attività della Rete nazionale e della Community di insegnanti e educatori coinvolta in 12 anni di sperimentazioni e manifestazioni svolte.
  • 29 agosto 2018 ore 10,00 – 13,00 : 15,00 – 19,00 – ROBOTICA EDUCATIVA E CURRICOLI DIGITALI PER LA SCUOLA DELL’OBBLIGO
    Mentre molte promesse di nuovi curricoli “digitali” per la didattica laboratoriale si sono moltiplicate in questi anni, la Rete ha con costanza e gradualità creato sempre più occasioni di sviluppo e confronto tra le scuole e gli insegnanti “innovativi”. Prima col convegno “Roboscuola” (http://www.robocupjr.it/4/?page_id=98)  e poi tramite il sito www.roboticaeducativa.it – Da ultimo la pubblicazione di 4 testi (Hoepli e SEI) per la scuooa secondaria di  primo e secondo grado hanno iniziato a portare alla scuola tutta quanto maturato nella Rete. Parleremo dei prossimi progetti editoriali per cui riteniamo di avere maturato sufficiente esperienza tanto da proporre la pubblicazione di testi nuovi e originali all’editoria scolastica italiana.
  • 30 agosto 2018 ore 10,00 – 13,00 – CONSEGNA CREDENZIALI ACCESSO ALLA PIATTAFORMA DI SOCIAL E-LEARNING
    Come sempre l’ultima giornata conclude la Summer School, e al contempo avvia il nuovo anno di attività della Rete. Con la NOVITA’ della piattaforma WORKPLACE BY FACEBOOK Premium quale strumento di lavoro e collaborazione a distanza. Il programma 2018/19 sarà supportata da questo servizio a cui serve accedere per svolgere i successivi moduli del Corso, sia per partecipare (e rilanciare a livello locale) le iniziative e proposte della Rete.

Per ulteriori info si rimanda

LA RETE ROBOCUP CERCA NUOVI FORMATORI

Al via la IV edizione del corso nazionale per la formazione dei formatori della Rete Robocup Jr Italia. Con una GRANDE NOVITA’: la piattaforma di collaborazione a distanza WORKPLACE BY FACEBOOK che sarà – dopo i positivi test dello scorso anno – impiegata nel 2018/19 per tutte le iniziative e per essere sempre più presenti nelle scuole aderenti.

I “formatori” ampliano così il loro campo di azione: saranno incaricati non solo di svolgere la formazione dei “Conduttori” ma anche a gestire le “gare” del Bando 2019, e rispondere alle richieste delle scuole ADERENTI  … per cui chi ha esperienza e se la sente di fare “il salto” e diventare FORMATORE DELLA RETA RCJ ITALIA ha l’occasione col corso 2018 di prepararsi a questo ruolo.

Informazioni e link per l’iscrizione su www.robocupjr.it e anche su www.roboticaeducativa.it … sia per docenti di ruolo (con uso della carta-docenti) che con iscrizione diretta alla Rete, e rilascio di pari certificazione di 5 CF

I Formatori della Rete delle edizioni del corso 2013, 2016 e 2017 da maggio si stanno aggiornando per abilitarsi a operare con gli strumenti della piattaforma … ma serviranno nuove forze … per cui se hai un po’ di pratica di robotica educativa … ti aspettiamo. Dal 27 agosto …

 

Che fine farà il PNSD – PIano Nazionale Scuola Digitale?

Che fine farà il PNSD – PIano Nazionale Scuola Digitale?

Non sono più un ragazzino, non lo ero nemmeno quando in Provveditorato mi affidarono la cura del PSTD (1997-2000) per lo sviluppo Tecnologie Didattiche, 1000 miliardi (di lire) per portare i computer in TUTTE le scuole, quelle dell’infanzia comprese. E così mi ero ritrovato tra i 103 rappresentati provinciali chiamati a Roma per coordinare e monitorare l’attuazione del piano nazionale. Visto che il progetto per il mio distacco (allora disposto da Roma, dal Ministero) era “Multimedialità per la prevenzione della dispersione scolastica”, che mi occupassi un po’ di burocrazie sottraendo tempo alle sperimentazioni nelle scuole di quei primi multimedia interattivi mi era anche sembrato doveroso.

Nel progetto provinciale operavo su sei scuole (materna, elementare, media, istituto professionale, tecnico, liceo classico), mentre nel PSTD col mio operato potevo (pur con tutti i miei limiti) contribuire a uno sforzo “epocale”, che poteva tacitare lo scetticismo generale sul “software didattico”  come strumento per i docenti. Docenti di ogni ordine e grado, per insegnare a tutte le età, anche quelle infantili.

Ero proprio un docente ingenuo. Sì, ingenuamente pensavo che chi sino allora aveva obiettato che le scuole “normali” – non possedendo computer – non potevano accedere a quegli strumenti didattici pubblicati su CD-ROM o floppy disc, ritrovandosi una intera aula dotata di moderni computer in rete, e ancor più, a parte, un’aula con scanner, stampanti e un paio di PC riservati ai docenti, per preparare lezioni o anche solo “per giocare”, per prendere confidenza con mouse e icone … avrebbero a quel punto “rotto il ghiaccio” con questi “mostri” e pian piano avrebbero provato con i loro studenti …

Invece in molte scuole gli studenti quei computer del PSTD non li avrebbero visti per nulla, pur risultando installati e collaudati nelle loro scuole. Io li ho ritrovati all’Università, quegli studenti, a frequentare i miei laboratori di TD (Tecnologie Didattiche) del corso di Scienze della Formazione primaria. Generazioni successive al PSTD scoprivano che il computer e l’aula informatica potevano essere ambienti e metodi per apprendere, e non tanto “macchine da scrivere” o “calcolatrici” …

Quindi investimenti importanti per l’epoca, ma col risultato di studenti che avrebbero dovuto “alfabetizzarsi” all’informatica e a Internet agli albori del millennio (!) e che invece nel 2018 possono ancora discutere la tesi e cercare lavoro con una idea del mondo d’oggi visto attraverso le pagine Facebook o altri social … in cui il “copia – incolla” domina alla faccia della “competenza digitale” e della capacità di orientarsi nel mondo del lavoro 4.0, della società 5.0 e dell’ IoT.

Perché parlo del Piano del Ministro Berlinguer? Se volete vi racconto cosa vedo oggi venduto alle scuole con le rigorose procedure dei PON … quanto mi basta per temere che anche questo piano ministeriale finisca in un nulla di fatto, per lo sviluppo delle competenze degli studenti di oggi.

Comunque ha ragione Paolo Ferri, e sottoscrivo il suo appello. Ma, per favore, chiarite bene cosa si fa in un Atelier digitale, o con tante LIM e tablet connessi … oltre guardare di straforo YouTube mentre il/la prof si sgola! Intanto accogliamo a braccia aperte “Le proposte della commissione creata dal ministero per le medie. «Bisogna allenare la comprensione e il senso critico dei ragazzi»”. Il WiFi a scuola allora lo lasciamo acceso o no? e gli e-book per i tablet davvero stanno rendendo più efficaci le lezioni? I nostri studenti mostrano (nelle prove Invalsi e in quelle dell’OCSE) un primo accenno di ripresa dopo i drammatici dati “sotto le medie OCSE” delle competenze in lettura, scienze e matematica?

NESSUN MIGLIORAMENTO DEI TREND NAZIONALI, a leggere il rapporto “INDAGINE OCSE PISA 2015: I RISULTATI DEGLI STUDENTI ITALIANI IN SCIENZE, MATEMATICA E LETTURA” v. pagine 25 (Scienze), 50 (Matematica), 72 (Lettura).

Concludendo, l’appello penso debba completarsi con l’invito alla valutazione degli effetti che Piani come in PNSD producono. Perchè se siamo di fronte a una replica del PSTD – che non ha cambiato nulla nella preparazione dei nostri studenti – allora che il PNSD viva o venga fermato nulla cambia. Auspicando invece che FINALMENTE la scuola cambi, e diventi un vero ambiente di apprendimento, per la crescita di questa generazione già tanto tartassata dalla società che vuole i giovani consumisti-di-digitale, invece che attrezzati per il loro (e nostro) futuro.