Pubblicare due libri di testo (SEI Editrice e HOEPLI Editore) che rappresentano il frutto di 15 anni di sperimentazioni e 10 di laboratori extracurricolari promossi nelle scuole di tutta Italia dalla Gara nazionale “Robocup jr Italia” potrebbe favorire l’effettivo passaggio dalla DIDATTICA FRONTALE alla DIDATTICA LABORATORIALE nella scuola italiana: ora la robotica educativa è applicata ad un curricolo delle Nuove Indicazioni per il primo ciclo” … quello di TECNOLOGIA. “Coding e Robotica” introduce ai temi disciplinari proponendo attività realizzate con Scratch, Lego Mindstorm, mBot.
e anche nel primo biennio delle superiori per una serie di discipline curricolari:
• Tecnologie informatiche – primo anno di tutti gli indirizzi tecnologici.
• Scienze e tecnologie applicate – secondo anno di tutti gli indirizzi tecnologici.
• Informatica – indirizzo Liceo Scientifico delle Scienze Applicate. • Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica – Indirizzo Grafica e Comunicazione.
• Matematica e Scienze integrate – tutti gli indirizzi scolastici tecnologici e scientifici.
In effetti i due testi (quello con Gianfranco De Giglio e questo col prof. Cerri per le superiori, “novità 2018” della casa editrice HOEPLI ) portano nel curricolo il LRE come ambiente di didattica laboratoriale, coprendo l’arco d’età 10-16 anni in cui i ragazzi han bisogno di uno spazio di apprendimento aperto al futuro, quello che li attende …. vale anche per sapere che una continuità metodologica (QUELLA DEL MODELLO LRE) è possibile.
Cari saluti a tutti e grazie dei feedback che ci farete avere
3 thoughts on “Robotica educativa e libri di testo scuola secondaria (di primo e secondo grado)”
Buongiorno. Grazie del commento che mi consente di entrare nel merito.
Le allego (tratto dagli allegati alle Linee Guide (http://www.indire.it/lucabas/lkmw_upload/nuovi_tecnici/dx_2/allegati.pdf ) della riforma De Toni) la scheda della sua disciplina (a p. 22). Con evidenziate le voci che calzano a pennello con l’impiego del LRE come ambiente e metodo didattico e con i suoi auspici (poter ricorrere alla robotica perché lo ritiene strumento utile a lei per sviluppare il pensiero logico nei suoi studenti …)
Da Dirigente scolastico mi è capitato in diverse occasioni (compreso Esame di Stato o ricorsi di studenti o genitori) dover ricordare a insegnanti che: “L’articolazione dell’insegnamento di “Informatica” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.”
Non è quindi possibili “deresponsabilizzarsi” dalle scelte didattiche … e se fioccano le insufficienze è dovere della singola scuola/sezione/classe cercare strumenti e metodi diversi, sperando siano più efficaci per l’APPRENDIMENTO. Fermo restando quindi la conoscenza o abilità perseguita (indicata dal Ministero) il METODO e la modalità per raggiungere l’apprendimento sono una scelta del docente. A partire dall’adozione dei libri di testo più opportuni. Un docente non può sentirsi “vincolato” … un vincolo di tal natura sarebbe anticostituzionale, violando sia l’autonomia didattica del docente (Costituzione della Repubblica) che quella scolastica (DPR 275/99 Regolamento Autonomia scolastica). Con questo testo, Robol@b – grazie all’attenzione di HOEPLI – siamo riusciti a dare ai docenti uno strumento didattico che guida a questo cambiamento della didattica, svolgendo in modo integrato (frontale – laboratoriale) anche il curricolo di Informatica negli ITE.
Spiace che certe arcaiche idee (il vincolo del “programma ministeriale”) permangano nel corpo docente, sebbene definitivamente superate nel 2000 con i processi di Autonomia data alla Scuole italiane, e poi nella cosiddetta “Riforma De Toni” del 2010. Ma come diceva il maestro Manzi “Non è mai troppo tardi”. Quindi a lei la scelta (non arbitraria ma fondata su sua sensibilità decente e Leggi e Decreti …) e con il testo Robol@b realizzare l’uso didattico e curricolare della Robotica è tutto da scoprire e vivere con gli studenti. Alle valutazioni finali del corso la sentenza, se con la robotica si impara meglio o meno che con altri strumenti didattici …
Cordiali saluti.
GM
Si renderà quindi meno vincolante il solo uso della suite Office nel biennio degli istituti tecnici economici?
Perché in molti casi non si comprende come poter applicare alla robotica ad indirizzo di natura economica anche se a parer mio la robotica é lo strumento per sviluppare il pensiero logico.
O sbaglio?
Saluti
Catia
Non mi sembra sia mai stato “vincolante” il ricorso alla suite “office” .. ma solo la più semplice soluzione per i docenti. Ora la presenza di un nuovo contesto tecnologico, la robotica, che INCLUDE TANTE TECNOLOGIE … quelle della “comunicazione” (ICT) comprese, permette certamente approcci più ampi e in line con il mondo 4.0 …
Buongiorno. Grazie del commento che mi consente di entrare nel merito.
Le allego (tratto dagli allegati alle Linee Guide (http://www.indire.it/lucabas/lkmw_upload/nuovi_tecnici/dx_2/allegati.pdf ) della riforma De Toni) la scheda della sua disciplina (a p. 22). Con evidenziate le voci che calzano a pennello con l’impiego del LRE come ambiente e metodo didattico e con i suoi auspici (poter ricorrere alla robotica perché lo ritiene strumento utile a lei per sviluppare il pensiero logico nei suoi studenti …)
Da Dirigente scolastico mi è capitato in diverse occasioni (compreso Esame di Stato o ricorsi di studenti o genitori) dover ricordare a insegnanti che: “L’articolazione dell’insegnamento di “Informatica” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.”
Non è quindi possibili “deresponsabilizzarsi” dalle scelte didattiche … e se fioccano le insufficienze è dovere della singola scuola/sezione/classe cercare strumenti e metodi diversi, sperando siano più efficaci per l’APPRENDIMENTO. Fermo restando quindi la conoscenza o abilità perseguita (indicata dal Ministero) il METODO e la modalità per raggiungere l’apprendimento sono una scelta del docente. A partire dall’adozione dei libri di testo più opportuni. Un docente non può sentirsi “vincolato” … un vincolo di tal natura sarebbe anticostituzionale, violando sia l’autonomia didattica del docente (Costituzione della Repubblica) che quella scolastica (DPR 275/99 Regolamento Autonomia scolastica). Con questo testo, Robol@b – grazie all’attenzione di HOEPLI – siamo riusciti a dare ai docenti uno strumento didattico che guida a questo cambiamento della didattica, svolgendo in modo integrato (frontale – laboratoriale) anche il curricolo di Informatica negli ITE.
Spiace che certe arcaiche idee (il vincolo del “programma ministeriale”) permangano nel corpo docente, sebbene definitivamente superate nel 2000 con i processi di Autonomia data alla Scuole italiane, e poi nella cosiddetta “Riforma De Toni” del 2010. Ma come diceva il maestro Manzi “Non è mai troppo tardi”. Quindi a lei la scelta (non arbitraria ma fondata su sua sensibilità decente e Leggi e Decreti …) e con il testo Robol@b realizzare l’uso didattico e curricolare della Robotica è tutto da scoprire e vivere con gli studenti. Alle valutazioni finali del corso la sentenza, se con la robotica si impara meglio o meno che con altri strumenti didattici …
Cordiali saluti.
GM
Si renderà quindi meno vincolante il solo uso della suite Office nel biennio degli istituti tecnici economici?
Perché in molti casi non si comprende come poter applicare alla robotica ad indirizzo di natura economica anche se a parer mio la robotica é lo strumento per sviluppare il pensiero logico.
O sbaglio?
Saluti
Catia
Non mi sembra sia mai stato “vincolante” il ricorso alla suite “office” .. ma solo la più semplice soluzione per i docenti. Ora la presenza di un nuovo contesto tecnologico, la robotica, che INCLUDE TANTE TECNOLOGIE … quelle della “comunicazione” (ICT) comprese, permette certamente approcci più ampi e in line con il mondo 4.0 …