TABELLINE E POESIE A MEMORIA? NO GRAZIE! TORNIAMO A RECITARE POESIE …  E A COMPRENDERE LA TABELLINA, E COME FUNZIONA!

TABELLINE E POESIE A MEMORIA? NO GRAZIE! TORNIAMO A RECITARE POESIE … E A COMPRENDERE LA TABELLINA, E COME FUNZIONA!

Vi consiglio di seguire questo interessante speech di TED – https://www.ted.com/talks/noriko_arai_can_a_robot_pass_a_university_entrance_exam?

di cui qui la sintesi (a cura di Jonathan Maiori – Mensa Italia) con alcune considerazioni finali sul ruolo dell’Istruzione, scuola e università, di fronte alla diffusione dell’ IA.

 

Noriko Arai, esperta di Intelligenze Artificiali, lavora presso la più importante università del paese nipponico, ovvero l’Università degli Studi di Tokio “Todai”. Qui è nato il “Todai Robot Project”: un progetto che mira a realizzare un IA in grado di poter superare i test di ingresso ai corsi universitari di qualsiasi natura, anche di quelli di eccellenza come l’università dove lo stesso progetto è nato.

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Le finalità del progetto, naturalmente, non si fermano solo nel capire la bravura dell’IA nel fornire le risposte corrette al test ma si pongono l’obiettivo di capire quali siano le abilità e le competenze che solo l’Uomo possiede in quanto tale e che non è possibile insegnare o trasmettere alle IA.

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Il discorso parte dal presupposto che i robot non ridurranno il numero di posti di lavoro agli umani, ma “risparmia” l’Uomo da tutti quei lavori manuali che un robot può intraprendere facilmente. In questa transizione, tutti gli umani che verrebbero rimpiazzati dalle macchine si troverebbero temporaneamente senza lavoro, in cerca di un’alternativa valida che dia loro un nuovo posto di lavoro, ma su quali competenze bisogna far leva per poter ritornare a lavorare? Se un IA fa un lavoro migliore di un umano in certi ambiti, quali sono gli ambiti e i compiti in cui ciò non accade?

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Da qui parte la relazione di Noriko Arai che prende in esame l’IA sulla quale sta lavorando,  preparandola a affrontare i test d’ingresso universitari. In conclusione dall’esperienza maturata espone queste caratteristiche di un’IA allo stato dell’arte attuale:

  • non sa né leggere né scrivere ma è in grado di distinguere ciò che è vero da ciò che è falso;

  • “comprende” il linguaggio naturale basandosi sulla ricerca di parole chiave e tramite il meccanismo del string matching (paragone fra stringhe di testo) e della co-occurrency (le parole vicine alle parole chiave possono essere la soluzione della nostra ricerca);

  • usa la statistica matematica per dare una risposta ad una domanda di carattere generale;

  • è molto abile nel risolvere da sola problemi matematici e logici, basandosi su assiomi, postulati e regole di inferenza della logica proposizionale e dei predicati.

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Quindi, cos’è che distingue le IA da noi umani? Semplice: la comprensione del significato di qualsiasi contenuto da affrontare. Quindi l’intelligenza umana non ha ancora una replica artificiale. I “modi” di risolvere quesiti e problemi sono decisamente diverse tra Uomo e Macchina. Sebbene ormai l’IA – seguendo le sue strategie risolutive – cominci a competere sul piano dei risultati con quelli conseguiti dagli umani nei test di ammissione alle università, le funzioni cognitive chiamate in causa restano decisamente diverse.

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Cosa possiamo quindi dedurne? Che se nelle scuole di tutto il mondo gli studenti continueranno a essere chiamati a apprendere la conoscenza attraverso la memoria, ma non eserciteranno la comprensione delle conoscenze loro proposte, se anche vengono fornite conoscenze di buona qualità, addirittura accessibile online e gratuitamente, se non si giunge alla comprensione di tutte quelle informazioni, non avranno un futuro nel mondo del lavoro , dove si preferiranno le IA molto più smart degli umani. In tal senso il caso dei test di ingresso illustrato nel video mostra come già oggi l’IA è in grado di essere avanti al 60% di tutti gli studenti chiamati a sostenere con lei lo stesso test.

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In termini di memoria le macchine sono di gran lunga più forti di noi – basti pensare a tutti i dati presenti nella Rete che un semplice bot sarebbe in grado di reperire – ma non hanno la capacità di pensiero. Ed è su questo che bisogna lavorare a scuola: solo in questo modo non soffriremo il nostro rimpiazzo da parte delle IA e saremmo abili nel trovare un altro impiego che valorizzi le nostre competenze umane. E tornerà ad avere senso andare a scuola ….

Perchè un insegnante dovrebbe occuparsi di IA (Intelligenza Artificiale) ?

Perchè un insegnante dovrebbe occuparsi di IA (Intelligenza Artificiale) ?

Perchè la Rete RCJ Italia dovrebbe occuparsi di IA (Intelligenza Artificiale)?

Questa domanda me la stanno ponendo diversi Insegnanti e Dirigenti scolastici italiani dopo aver letto il MANIFESTO 4.0 della Rete Nazionale di Scuole per la Robotica Educativa ROBOCUP JR ITALIA.

La risposta sta nella incessante evoluzione delle Tecnologie, che porta a un nuovo contesto sociale e scolastico in cui dobbiamo interrogarci sempre più sul tema del rapporto UOMO – TECNOLOGIE, rapporto particolarmente delicato nelle età dello sviluppo e formazione del giovane-adulto, nelle età scolari quindi.

La recente Legge sul Cyberbullismo [1] mostra la lentezza dei Legislatori a porre rimedio a rischi derivanti dalle nuove tecnologie. Rischi che – nella scuola e in sperimentazioni specifiche – erano stati intuiti, studiati e documentati già agli albori delle ICT e delle relazioni a distanza rese possibili da Internet e dai servizi “social” del Web che iniziavano a affermarsi [2].

Oggi sono esperti di Robotica e innovatori come Bill Gates e Stephen Hawking, come il fondatore di Tesla Elon Musk e un altro centinaio di addetti ai lavori al massimo livello che lanciano appelli come quello pubblicato all’apertura a Melbourne della conferenza mondiale sull’intelligenza artificiale.

La Robotica, sempre più presente anche nelle scuole italiane, mostra semplici ma significativi esempi di applicazioni di IA nel problem solving alla base delle prove che da nove anni sono al centro della Manifestazione nazionale “Robocup Jr Italia”. Forse è tempo di EVOLVERE e RIPENSARE in modo più lungimirante l’indicazione da dare alle scuole italiane nella programmazione delle attività didattiche del prossimo anno, in vista dell MANIFESTAZIONE 2018, la DECIMA EDIZIONE RCJ ITALIA.

Il MANIFESTO 4.0, nel suo piccolo è anch’esso un APPELLO  a collaborare per pensare NUOVI CONTESTI DI IMPEGNO/CONFRONTO delle scuole italiane nell’a.s. 2017/18, che portino in gara nuovi percorsi di EDUCAZIONE possibile con gli studenti che saranno chiamati a convivere in un mondo in cui gli Oggetti sono CONNESSI (I.o.T. – Internet of Things)  e INTELLIGENTI (il settore automobilistico in particolare …). L’associazione MENSA ITALIA – presente nelle ultime tre edizioni della RCJ ITALIA – è pronta a portare la sua esperienza nel coprogettare una NUOVA GARA PER I TEAM DI STUDENTI che metta in campo ROBOT e IA … per Under19 e Under14, ovviamente …

Chi si sente pronto a imboccare questa nuova pista di lavoro, di Ricerca-Azione in Rete nazionale, può aderire alla Rete nazionale e parteciperà da protagonista ai lavori per il Bando e la Manifestazione 2018.

[1] In Gazzetta Ufficiale del 3 giugno è stata pubblicata la Legge 29 maggio 2017 n. 71 recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”.

[2] V. Azzena D., Marcianò G., Tortorici M. Un ragno per amico – Indicazioni alle scuole per usare bene e in sicurezza Internet e le LAN. USR Piemonte. Torino 2003. Pubblicato e diffuso nelle scuole nell’era pre-Facebook …

Dopo l’Umbria anche Piemonte e Lombardia in campo a certificare i primi “Conduttori LRE” italiani della Rete di scuole nazionale per la Robotica Educativa

Dopo l’Umbria anche Piemonte e Lombardia in campo a certificare i primi “Conduttori LRE” italiani della Rete di scuole nazionale per la Robotica Educativa

Dopo le scuole dell’Umbria, con cui il modello formativo della Rete Robocup Jr Italia è stato collaudato e messo a punto, il Piemonte ha iniziato a svolgere i corsi per “Conduttore LRE” portando una cinquantina di partecipanti alla fase finale del corso: la valutazione.

il gruppo CONDUTTORI LRE VERCELLI 2017 – 6 SETTEMBRE 2017VERCELLI_2017

il gruppo CONDUTTORI LRE VERBANIA 2017 – 7 SETTEMBRE 2017VERBANIA_2017

Prossimi appuntamenti – a concludere la programmazione 2016/17 –  LE EDIZIONI Tortona (AL)  (ID. MIUR – SOFIA: 3341) e Mortara (PV)  (ID. MIUR – SOFIA: 3504 per cui le iscrizioni restano aperte rispettivamente sino al 28/9 e al 6/10/17. Si concluderà così il calendario 2016/17 che ha visto operative ben tre Regioni: Umbria, Piemonte e Lombardia.

 

Gli Istituti scolastici italiani che intendono ospitare una edizione da svolgersi nell’a.s. 2017/18, possono già inviare la relativa richiesta: