Robocup Jr Italia – Bari 2016

Robocup Jr Italia – Bari 2016

Segnaliamo il BANDO NAZIONALE ROBOCUP JR ITALIA “BARI 2016”

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Sono attesi a Bari 150 team, 100 da Istituti superiori (Under 19) e 50 da Istituti comprensivi (Under 14) italiani per incontrarsi e confrontarsi nelle diverse specialità tradizionali della Robocup: Soccer, Rescue, Dance-Theatre.

Calcio, Soccorso, Danza e Teatro, specialità che han visto i team italiani primeggiare anche a livello mondiale grazie anche a questa manifestazione nazionale che dal 2009 organizziamo, ogni anno in una regione diversa, e che ha aiutato la crescita e maturazione di docenti e studenti.

La novità di questa VIII edizione riguarda la prova più affollata: la Rescue Line Under 19. Sappiamo che i 50 posti previsti a Bari vedranno un numero di squadre iscritte ben superiore. Da questa edizione sono quindi previste, per questa specialità, PROVE TERRITORIALI di selezione per accedere alla finale nazionale.  Si terranno nel mese di marzo a Vercelli, Vicenza, Trento, San Donà del Piave (VE), Pescara e Cosenza.

Speriamo così di avvicinare sempre più scuole e studenti alla prova di riferimento mondiale per la Robotica a scuola: la Robocup. Uno sforzo organizzativo e logistico possibile grazie all’esperienza e disponibilità delle Scuole che si sono candidate a organizzare e ospitare questi eventi territoriali, di gara certamente, ma anche di animazione e dimostrazione dello stato dell’arte della Robotica nelle scuole italiane.

Restando fedeli al motto della Rete RCJ Italia: L’IMPORTANTE NON E’ VINCERE MA IMPARARE.

Per approfondimenti, immagini e video delle passate edizioni www.robocupjr.it – MANIFESTAZIONI

Per iscrizioni online, www.robocupjr.it – VERSO BARI 2016

Per contatti e informazioni: segreteria@robocupjr.it

Anche a Pescara altissimo il gradimento dei corsisti ai LRE per conduttori

Si riconferma la bontà del modello formativo laboratoriale già attivato in Umbria (Foligno) e replicato a Pescara.

Sono quindi circa 200 i docenti che hanno partecipato, tra Foligno e Pescara, alla proposta di FORMAZIONE LRE RCJ 2015_16, confermando sul campo quanto maturato nelle ricerche e seprmentazioni degi opassi 13 anni. Ecco alcuni dati sull’esperienza di Pescara (17 dicembre 2015) (SCARICA LA RELAZIONE COMPLETA  PESCARA rilevazione valutazione finale dei corsisti)

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FORMAZIONE CONDUTTORI LRE – Pescara, 17 dicembre 2015

80 i partecipanti al LRE di formazione per la conduzione di attività di Robotica Educativa

  • #A  nella scuola dell’Infanzia (25)
  • #B  nella scuola Primaria (25)
  • #C  nella Secondaria di I grado (17)
  • #D  per la continuità I – II grado (13)
  • #E per gare Robocup Jr Under 19  (25)

Qualche immagine:
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#A (applicazioni in scuola infanzia) condotto da Monica Deiana

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#B (applicazioni in scuola primaria)  condotto da Patrizia Battegazzore

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#C (applicazioni in scuola sec. I grado) condotto da Elena Gadoni

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#D (applicazioni per continuità I II grado e prevenzione dispersione scolastica) condotto da Simonetta Siega

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#E (applicazioni per gare di Robocup Jr Under 19) condotto da Ranzo Dalle Monache

 

 

C’era una volta ROBOTTANDO SI IMPARA

C’era una volta ROBOTTANDO SI IMPARA

di Simonetta Siega

COME DICONO I BAMBINI  perché Robottando s’impara!

Robottando vuol dire: giocando, osservando, costruendo, confrontando, provando e riprovando, sbagliando, parlando, spiegando, progettando,…. e la lista potrebbe allungarsi ancora! Queste son tutte le attività che si possono fare con la Robotica. MA I BAMBINI CHE PER PRIMI HANNO CONIATO QUESTO VERBO intendevano “facciamo robotica” perchè avevano già inteso che con la ROBOTICA sicuramente qualcosa imparavano, magari non una ma più cose e quando si impara si sta bene!

DOVE NASCE ROBOTTANDO? A Torino nel 2009 quale manifestazione svolta in marzo per presentare l’evento che si sarebbe tenuto pochi mesi dopo:  la prima Manifestazione di gare  ROBOCUP JR ITALIA 2009 (vedi VIDEO QUI SOPRA)  Un evento che ha permesso di far capire a chi “passava da quelle parti” cosa significasse FARE ROBOTICA NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO.

ERANO PRESENTI LE SCUOLE primarie, secondarie di primo grado che volevano o sapevano già usare i robot. Allora si svolgevano solo gare under 19 e questa “festa” serviva sia per far”vedere” che anche i più piccoli sanno fare qualcosa e non solo: la fanno pure bene!

Per terra, nell’atrio dell’8 GALLERY di TORINO, avevamo posizionato i pannelli con i percorsi predisposti per  i robot che avremmo usato. Gli  alunni sapevano perfettamente come muoversi, come costruire e prigrammare i robot,  e dove necessario,  avrebbero fatto da tutor a coloro che avessero voluto provare per la prima volta un’esperienza insieme a loro, robottando appunto! I docenti ai bordi dell’area osservavano i ragazzi solo per dare suggerimenti ed aiutarli a gestire le molte richieste.

Oggi, dopo le esperienze di  Vicenza 2010, Catania 2011 dove per la prima volta sul palco sono saluti alunni dell’UNDER 14) e infine Trento 2012 con la PRIMA EDIZIONE dell’Under 14. Grande successo di partecipazione. Tanto che l’anno doipo a Pescara 2013 viene proposta un UNDER 8 proprio per sottolineare che anche sotto gli 8 anni gli alunni sono capaci di esibirsi per divertirsi, e anche imparare e socializzare!

M forse il titolo UNDER 8 piaceva molto ai più piccoli ma escludeva ancora tutti quei ragazzi che pur partecipando all’Under 14 non erano intenzionati alla gara per qualificarsi ai mondiali, Pontedera nel 2014 elimina l’under 8 e propone una nuova formula “NON COMPETITIVE E COLLABORATIVE” dove, come ai vecchi tempi, si ripropone il palco  e degli spazi per l’esibizione dei ragazzi, da soli, e si invitano le scuole, su prenotazione, a venire e vedere e provare a robottare con il gruppo di pari, sempre coinvolgendo primaria e secondaria di primo grado. Infine Milano Fiera, 2015, dove si ripropone la formula di NON COMPETITIVA E COLLABORATIVA.

In  questi anni si sono evidenziate delle criticità: la poca visibilità dei più piccoli che sono sempre molto amati dalla stampa, e spesso pochi o per nulla fondi da investire. Mi sento di riproporre un’esperienza quale ROBOTTANDO, per molti  motivi ma primo fra tutti:

Un’occasione unica per far conoscere la Robotica educativa che fanno i più giovani.

Pensando alla manifestazione di quest’anno, le gare si svolgeranno a BARI per chi parteciperà sarà una competizione che porterà a risultati più o meno attesi ma ritengo interessante pensare che, nei singoli eventi regionali che verranno proposti potrebbe esser interessante presentare dei piccoli robottando, coinvolgendo le scuole locali.“Robottando”, pensata come una festa in piazza, con i bambini della scuola infanzia, primaria, e i loro amici r

In attesa della manifestazione che si terrà nelle sedi predisposte quale preselezione alle gare nazionali, interessante che ogni scuola organizzi un ROBOTTANDO per tutti. Le formule possono essere diverse ma tutte con lo scopo di avvicinare le scuole, i ragazzi, le classi e i docenti a questo mondo ormai famoso ma non sempre conosciuto della robotica.

In che modo?

  • Coinvolgendo, gratuitamente, scuola e insegnanti della zona che non parteciperanno alla gara che hanno fatto un’esperienza di robotica e vorrebbero esibirsi in quell’occasione. Naturalmente se faranno una prova di RESCUE avranno i loro tappetini in base al robot usato; per la DANCE le scenografie e le musiche necessarie e per la THEATRE utilizzando il tema proposto dalla Robocup potranno esibirsi senza votoJ quindi scuole “non gareggianti” che partecipano per esibirsi e mostrare “quanto sono bravi”.
  • Queste stesse classi dovranno poi rendersi disponibili a “far provare” come usare i robot ai ragazzi di altre scuole che parteciperanno all’evento. Necessario organizzare i turni di presenza dove le classi che arriveranno verranno accolte e il tutoring tra gruppi di pari sarà dominante. CHI Già SA INSEGNA A CHI NON SA.
  • Oppure, in mancanza di scuole e classi che partecipino senza gareggiare, predisporre degli spazi con percorsi e robot da provare e “insegnare” a qualche studente come proporre ai più piccoli che parteciperanno come “maneggiare” i vari robot.

Le formule sono varie e le applicazioni a latere ancora di più. Si può pensare che i ragazzini che verranno con la classe possano poi “disegnare “  questa loro esperienza in diretta creando uno spazio con fogli e colori e il tutto servirà ad allestire una mostra. Oppure un concorso con la foto più bella: ogni classe invia una foto particolare “inerente all’evento” fatta dai ragazzini e alla fine si può pensare ad una mostra on line che tutto possano vedere.

Importante pensare a questo “angolo” dedicato ai più giovani dove ROBOTTANDO  si possa anche in poco tempo  imparare qualcosa. Per un bambino piccolo è semplice provare, sbagliare e riprovare se si sente libero e non giudicato.  E come il motto della RETE insegna

“l’IMPORTANTE NON è VINCERE MA IMPARARE!”

LRE e Animatori digitali per il PNSD

LRE e Animatori digitali per il PNSD


Ricevo da molti Istituti italiani richieste in merito a questa novità.Chi è e cosa fa l’ANIMATORE DIGITALE? C’entra con la Robiotica Educativa e i LRE?  CERTAMENTE, perchè

  1. la ROBOTICA come ogni tecnologia può essere strumento di impiego intelligente del tempo libero e – anche – delle iniziative di scuola aperta a cui il MIUR fa richiamo nella nota (*) prot. 17791 del 19/11/2015
  2. non bisogna però confondere l’ANIMATORE con il CONDUTTORE LRE.
    1. l’ANIMATORE “intrattiene”, anima, organizza e cura OCCASIONI INFORMALI di impiego intelligente del TEMPO LIBERO
    2. il  CONDUTTORE LRE è un INSEGNANTE che utilizza un METODO DIDATTICO LABORATORIALE – la RE – Robotica Educativa per l’appunto – finalizzato agli APPRENDIMENTI 
  3. nel mio Istituto ho diramato   una CIRCOLARE (**) 

    per ricevere le candidature di chi ritiene di avere le attitudini e la disponibilità richiamate nella Nota MIUR. La procedura “ai sensi norme vigenti” è ispirata a quella della individuazione Figure strumentali, fermo restando che una FS non ha di solito tra i compiti funzioni di “animazione”, e quindi ritengo importante DISTINGUERE i due ruoli nell’organigramma di Istituto. Ma è bene che i candidati si dichiarino, aiutando lo staff di presidenza nell’individuazione dell’ANIMATORE DIGITALE per il prossimo triennio.

L’innovazione non è facile da gestire, e tutti rischiamo di sbagliare. Anche questo approccio ha punti deboli. Lo pubblico solo per dare un n riferimento (da seguire o negare, fa nulla) a chi oggi mio scrive o chiama al telefono.

Spero così di rispondere a tutti. Grazie

unitoLRE
prof. Giovanni Marcianò
Docente a contratto
Università degli Studi di Torino
Dip. di Filosofia e Scienze della Formazione
Laboratorio di Robotica educativa


(*)  COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e
stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività,
anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle
famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;
3) CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di
particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un
laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della
scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

(**) Circolare n ….
OGGETTO:  Individuazione degli animatori digitali (Rif. Nota MIUR prot. AOODGEFID 17791 del 19/11/2015)
Il Dirigente informa che con la Nota sopra citata il MIUR chiede alle Istituzioni scolastiche l’individuazione di un “animatore digitale che possa favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano Nazionale Scuola digitale”,
L’individuazione va realizzata sulla base della normativa vigente tra i docenti di ruolo, deve essere una figura con spiccate capacità organizzative che, per un triennio, sia in grado di stimolare l’interesse di tutto il personale scolastico e di coinvolgere l’intera comunità che ruota intorno alla propria scuola.
Si richiede pertanto a tutti i docenti in possesso di titoli valutabili relativi al profilo sopra indicato di presentare entro e non oltre il 7 dicembre 2015 via mail con OGGETTO – CANDIDATURA A ANIMATORE DIGITALE indirizzata  a:  …..
la propria segnalazione riportante:

  • I propri titoli e esperienze;
  • Intendimenti e progettualità che intenderebbe avviare e curare  (10 righe);
  • Esplicita  disponibilità a svolgere i suddetti compiti per il triennio 2015-2018.

.I candidati che inoltreranno la segnalazione sono convocati presso  l’Ufficio del Dirigente scolastico  in data…..